19 Ottobre
2006 - Mediaset - Canale 5
Talk Show in seconda serata condotto da Paolo Bonolis
Il senso della vita è un
programma televisivo
di Canale 5 ideato e condotto da Paolo Bonolis e trasmesso per
tre edizioni dal 2005. Il programma è un talk-show, incentrato
sulle storie e le interviste di vari personaggi, famosi e non,
ed è ispirato a piccoli spezzoni di film voluti da Bonolis a
Ciao Darwin, Domenica in e al Festival di Sanremo 2005. È andato
in onda in seconda serata riscontrando un buon successo di pubblico
e di critica.
Ospite di questa puntata
è stata Raffaella
Carrà.
In questa lunga foto-intervista
Raffaella racconta molti episodi della sua vita pubblica e privata
a commento delle immagini correlate che si susseguono sul grande
schermo.
La prima fotografia
la spiazza un pò:
Siamo nel 1970: una
Raffaella Carrà che non ha fatto pace con i capelli posa sorridente
su una Lambretta.
«Ho fatto il calendario
anch'io, è vero! Ma guardami lì, avevo il complesso dei capelli
ricci. Poi arrivò Vergottini, me li tagliò e li stirò. Mi ha
salvato».
Li porta ancora così,
platino, più lunghi oggi che, come dice ridendo, non ha nessuna
voglia di mettersi un tailleur ma porta pantaloni aderentissimi
e stivaletti bianchi. Senza segreti, un misto di buon senso
e autoironia, commenta con Paolo Bonolis le immagini della fotointervista
del "Senso della Vita".
C'è l'immancabile
vaso dei fagioli, Corrado, Mina, Benigni, Frank Sinatra, la
maternità mancata.
«Ma cos'è quello?
Un ombelico? Paolo, non è il mio. Il mio è fatto a tortellino!
Pensa che mamma, poveretta, con tutti i dolori del parto, quando
sono nata si preoccupò di dire all' ostetrica che «doveva essere
come un tortellino».
Segno del destino.
«Il mio è a lasagna» ribatte Bonolis, sbottonandosi la camicia.
Il capitolo Frank
Sinatra:
«Ci siamo conosciuti
alla stazione Tiburtina mente giravamo "Il colonnello Von Ryan".
Aveva voglia di sposarsi: ha sposato la mia vicina di casa Mia
Farrow.
Mi regalò una collana
di perle con chiusura di smeraldi, che mi fu in seguito rubata
in un grande albergo di Milano. Aveva voglia d' innamorarsi,
io no. Non volevo essere la fidanzata del capo».
Poi l' appello a Mina:
«Il suo ritiro lo
capisco, ha dato tanto. Mina, sei talmente grande, torneresti
con l' amore di tutta l' Italia».
Gli occhi le diventano
lucidi quando appare Corrado:
«Un uomo che mi emoziona.
Mi prendeva in giro, mi ha insegnato a essere generosa, a coltivare
il senso dell' umorismo e a essere uniti per vincere le battaglie.
In più, si cazzeggiava pure. Preferisco gli incontri agli scontri».
Non parla di scontro,
neppure riferendosi al rapporto non proprio idilliaco con direttore
di RaiUno Del Noce:
«Mi dispiace
solo che non abbia capito
"Amore",
l' ultimo programma che ho fatto. Abbiamo portato a casa 130
mila bambini, gli Italiani sono stati così generosi».
Il tormentone
che la accompagna da sempre, ovvero Raffaella icona gay per
antonomasia:
«Non ho preconcetti
di nessun tipo, a volte nella vita c' è un feeling senza parlare.
I gay: li rispetto prima, e li amo».
Esilarante il racconto
del raid di Benigni a Fantastico, tutti preoccupati che parlasse
del Papa o di politica mentre il comico fa un inno alla «gnocca»,
riuscendo a metterla comunque un pò in difficoltà.
Raffaella sogna
un' Italia più simile alla Spagna:
«senza burocrazia
inutile, per farci vivere tutti meglio».
Osserva attentamente
il quadro di Klimt sulle tre età della donna, riconoscendosi
in quella di mezzo.
«La natura non mi
ha fatto diventare mamma, ma sono «papà» di due bambini. Se
non hai la fortuna di essere padre o madre, puoi dare amore
lo stesso. Il tempo passa, non sono capace di essere una donna
di 60 anni~ Non so come si faccia. Mi dico: Ora dovrei mettermi
il tailleur, ma non mi va. L' importante è essere altruisti,
io non so fare diversamente».