IL GRANDE CUORE DI RAFFAELLA - Una Pagina d'AMORE

Traducción en Castellano (PDF)

 

 

 

 

Raffaella è da molto tempo impegnata con le adozioni a distanza per il sostegno nei loro paesi dei bimbi più poveri perchè con le donazioni possano avere una istruzione adeguata e una prospettiva di vita migliore.

Interviene spesso a manifestazioni a favore del sostegno a distanza, come recentemente al meeting di Torino, oltre ad avere adottato direttamente alcuni bimbi di cui segue costantemente lo sviluppo, a volte recandosi direttamente sul posto per incontrarli.

Per questo nel 2006 è tornata in TV con il programma "AMORE" purtroppo criticato da molti e non molto incoraggiato dai vertici RAI, tanto che è stato chiuso in anticipo, tagliando le due ultime puntate, nonostante una buona audience in relazione ai contenuti del programma.

Eccola impegnata a raccogliere telefonicamente richieste di adozione ....

Non sono mancati momenti di spettacolo ...

... alternati a momenti di sincera commozione

Ma sappiamo che  Raffaella non si arrenderà e cercherà di riproporlo, anche in forma e modi diversi quando si presenterà l'occasione, e per questo siamo tutti con Lei, perchè lo fa con cuore, generosità e impegno, dando tutta se stessa come fa con tutto ciò che va ad intraprendere in cui crede fermamente.

IMMAGINE INSERITA NEL BOOK DEL DVD "RAFFICA"

 

 FIUGGI FAMILY FESTIVAL

Genitorialità senza confini: le adozioni a distanza

 

 

 

 

 

 

 

Le immagini con Antonello Venditti  e Pippo Baudo si riferiscono alla puntata andata in onda in concomitanza con  il ritrovamento del povero Tommy.

In quell'occasione Raffaella chiuse la puntata in anticipo dimostrando grande sensibilità d'animo, a differenza di altre trasmissioni che non furono minimamente variate.

 

 

 

 

 

 

Firma l'appello per il sostegno a distanza di 10.000 bambini

Nel momento in cui la crisi economica globale tocca le nostre famiglie è più facile comprendere e condividere le difficoltà ancora maggiori di tanti bambini, donne e uomini che già erano in situazioni di esistenza precaria e adesso rischiano di non sopravvivere.
Il Forum Permanente per il Sostegno a Distanza si fa portavoce di queste persone senza futuro e ha avviato una campagna di solidarietà per il diritto al cibo, alla salute e all’istruzione di 10.000 bambini, in condizioni di grave precarietà in diversi paesi del mondo, che sono stati segnalati da 21 associazioni che da anni realizzano con successo progetti di sostegno a distanza. Chiediamo con forza ai governi e alle istituzioni internazionali di prendere efficaci misure per limitare e contrastare il diffondersi della povertà.
Ci rivolgiamo inoltre agli operatori dei media e al mondo dello spettacolo, dello sport e dell'arte affinché informino sulle precarietà di tanti piccoli e attraverso le loro testimonianze, gli articoli sulla stampa, i programmi radiofonici e televisivi, suscitino quella enorme solidarietà che anche in passato si è tradotta in vite nuove, sottratte a tragedie e drammi inumani.
Ci appelliamo agli italiani e al loro gran senso di generosità e di giustizia, affinché diano un aiuto immediato e concreto a questi 10.000 bambini sottoscrivendo uno o più sostegni a distanza.
Invitiamo a firmare questo appello come manifestazione di condivisione della campagna e di solidarietà verso i bambini che vogliamo sostenere.

Spot girato da Rraffaella a favore del sostegno a distanza - Luglio 2009

 

FIRMA L'APPELLO


Raffaella Carrà: servire la vita con amore

La voglia di rischiare per condividere un sogno: la gioia dell’adozione a distanza ed ora la speranza di riproporre l’avventura di “Amore” dopo il successo di ascolti e il sostegno di quasi tutta Mamma Rai...

Sab 01 Lug 2006 di Giuseppe Stabile

 

Anche la televisione ha un’anima. Sembra assurdo dirlo in questi tempi di programmi spazzatura, reality show, informazione manipolata e nefandezze varie. Come sempre, quello che fa la differenza è la qualità delle persone. E, quando si mettono in gioco uomini e donne che hanno dentro qualcosa di vivo, allora anche il tubo catodico prende vita. Anzi dona Vita, come nel caso della trasmissione Amore andata in onda dal 25 marzo su RaiUno, ideata e condotta da Raffaella Carrà, che ha voluto condividere con noi la gioia e l’impegno di questa scelta.

«Ho ricevuto diverse proposte per condurre dei reality show, ma proprio non riesco a fare quel genere di trasmissioni che spingono i partecipanti al litigio, all’aggressione o cose di questo tipo. Ho preferito rischiare con una proposta originale e difficile, ma che ho sentito profondamente mia, facendo un programma unico al mondo».

Credo che il pubblico, oltre che per lo spettacolo, abbia gradito il Suo programma, perché è stato un autentico servizio alla vita.

«Dopo Pronto Raffaella e Carramba che sorpresa! ho capito che ero cambiata, che non avrei più potuto lavorare senza fare qualcosa anche per gli altri. Nel mio piccolo ho cercato di fare, con Sergio Japino, un programma contro corrente. Ma per questo devo ringraziare chi in Rai ha creduto in me e mi ha appoggiato».

Nonostante questo diffuso senso di degrado che pervade la nostra società, l’Amore vince sempre, anzi ha già vinto e la Sua vittoria è presente in ogni bambino che è concepito, in ogni essere nel quale vive immortale la forza e la bellezza di Dio Creatore. Solo che per crederci veramente bisogna farne esperienza diretta: da quel momento l’esistenza non è più la stessa e non puoi far a meno di comunicarlo agli altri. È stato così anche per Raffaella Carrà, che, dopo aver toccato con mano la gioia di salvare tanti bambini sofferenti, ha vissuto una grande trasformazione interiore, tanto da volerla condividere con tutti gli italiani.

«Con Amore ho realizzato un grande sogno, quello di poter condividere con il pubblico l’emozione, la tenerezza e la gioia che ho provato grazie alla mia personale esperienza con l’adozione a distanza, dato che attualmente sostengo dieci bambini in varie parti del mondo. Contemporaneamente ho voluto affrontare la sfida con l’Auditel: gli elevati ascolti medi delle otto puntate, ottenuti da un programma così complesso, sono da ritenersi quasi miracolosi. Il vero miracolo, comunque, l’hanno compiuto i telespettatori: sono state quasi 140mila le adozioni a distanza realizzate grazie ad Amore. Il pubblico, evidentemente, ha compreso lo spirito di quest’operazione ed ha risposto col cuore. Ma tutto questo non mi stupisce perché, nonostante le tragiche notizie dei telegiornali, i problemi economici ed Internet, il mondo è pieno di gente perbene che si adopera per gli altri, che lavora onestamente e continua a credere in un mondo migliore».

È incredibile pensare che l’eccezionale risultato di circa 140.000 adozioni a distanza è solo la punta di un movimento più grande che è partito dal suo programma.

«Sono felicissima di questo. So che grazie al nostro messaggio c’è stato un grande aumento di richieste di adozione a distanza attraverso altri canali, come il passaparola, le parrocchie o altre associazioni. In realtà io non ho fatto altro che dare visibilità ad un tema già molto sentito dalla gente. Quello che conta è che, con l’adozione a distanza, possiamo fare un’esperienza diretta, personale e concreta di una relazione d’amore.

 

Non si può spiegare razionalmente come è possibile amare un bambino tanto lontano solo scrivendogli delle lettere, ma così facendo noi sentiamo che lui è parte della nostra esistenza. Quando poi lo incontriamo di persona, allora succede qualcosa di meraviglioso: come descrivere cosa si prova ad abbracciare un bambino che hai salvato permettendogli di restare nella propria terra e tra la sua gente? Inoltre, non c’è cosa più vera che entrare in contatto con la gioia e la pulizia che hanno dentro questi bambini poverissimi di cose materiali. Guardando la vita che c’è nei loro occhi, capisci che i bambini sono la vera ricchezza dell’umanità. Da quel momento comprendi che non puoi più tradire la vita che nasce e che devi fare il massimo per garantirgli la dignità che merita».

Ritiene possibile che questo tipo d’esperienza possa aiutare noi occidentali, sempre più smarriti in un masochistico consumismo, a ritrovare il senso profondo della vita e della relazione d'Amore?

«Si sostiene che per star bene con gli altri bisogna prima stare bene con se stessi. Certamente è vero. Ma penso che, guardando negli occhi un bimbo che non ha nulla, neanche da mangiare, oppure che invece di giocare lavora dalla mattina alla sera col sorriso sulle labbra, ecco, penso che questo sia di grande aiuto anche e soprattutto per chi non è sereno con se stesso, per imparare a riconoscere le cose veramente importanti della vita. E l’Amore per gli altri è senz’altro una di queste. Noi viviamo in una civiltà in cui abbiamo molte difficoltà a vivere i rapporti umani. Ma, entrando in contatto con queste culture così lontane e diverse dalla nostra, ci rendiamo conto che è possibile comunicare in profondità anche senza parole. Ormai siamo stanchi di parole prive di vita ed umanità e queste esperienze ci aiutano molto. Solo ora sto cominciando a comprendere che, dedicare la propria vita ai bambini sofferenti, non significa solo dare un po’ d’aiuto o fare la carità: è molto di più, è amare».

Esprimere fino in fondo tutta la nostra identità, facendo esperienza di relazioni basate sul rispetto reciproco. Con questa qualità arrivare ad aiutare chi sta nella sofferenza del corpo e dell’anima, vicini e lontani, al di là delle barriere culturali e religiose.

«Io sono cattolica, anche se poco praticante. Ma credo che questo c’entri poco, perché è messa in gioco la possibilità di avere una relazione personale, uno scambio profondo di vita. A conferma di questo, c’è che moltissime delle telefonate con le promesse di adozione che abbiamo ricevuto, sono state fatte direttamente da bambini o dai loro genitori che essi stessi avevano convinto. Questo è il bello della vita ed io sono contenta d’essere ancora capace di stupirmi».

Credo che l’adozione a distanza realizzata con vero amore, fuori da ogni struttura ed organizzazione economica, lontano da ogni forma di assistenzialismo, sia il modo migliore per arrivare a realizzare una globalizzazione della solidarietà.

«Di fronte a tanta sofferenza che c’è nel mondo non si può rimanere indifferenti e ci sono molti modi per fare del bene. Io ritengo che la strada migliore per un’azione di solidarietà veramente efficace è quella dell’adozione a distanza che permette un rapporto da persona a persona. Può essere utile raccogliere fondi per costruire infrastrutture, scuole o altro, ma sono convinta che avere un rapporto diretto e personale con un bambino che ha bisogno di essere aiutato è una cosa davvero rivoluzionaria. È per questo che, nonostante non sia molto semplice portare in Tv temi così delicati, spero con tutto il cuore di poter presto riproporre Amore».


Messaggio di Raffaella (pubblicato il 16/12/2008 sul sito http://carrambachefortuna.blog.rai.it) 

 

 

Cari ragazzi,

poche righe, ma piene di affetto per il sorprendente sostegno che mi state dando. Non ho ancora visitato il sito ma vi sento molto vicini. Ammiro la vostra sensibilità nei confronti di chi è meno fortunato  e mi consola il fatto che abbiate nostalgia di “Amore”, un programma utile che aiutava i bambini a diventare ragazzi sani, colti e consapevoli per poter migliorare un giorno le condizioni di vita dei loro paesi. Me lo hanno tolto, ma credo nelle sorprese e forse un giorno tornerà più forte di prima. Almeno lo spero. Ultimamente ho visto,ed anch’io ho fatto, spot per le adozioni a distanza su tutte le reti tv e mi meraviglio che non ci sia, ogni tanto, almeno uno speciale mensile che tratti questo tema con sensibilità e perchè no, con allegria, visto che tutti insieme possiamo risolvere la vita ad un numero, certo limitato, di famiglie nel mondo,ma qualcosa e’. Tempo fa sono andata a Bruxelles, ho incontrato l’oggi Ministro Frattini che allora era Vice Commissario dell’Unione Europea che mi aveva chiamato  per farne un programma Europeo; mi pareva un sogno! Poi la politica ècambiata e non si è fatto più nulla.

Grazie per seguire con affetto “Carramba che fortuna”, che ha tratti umani, veri, profondi che fanno riflettere chi li vuole ascoltare,vedere e non liquidarlo superficialmente. E la Lotteria, mai come questo anno da sola va a scovare famiglie che hanno bisogno, d’altra parte è vero che compera i biglietti colui che ha bisogno, ma 5 o 6 persone ogni mercoledì tirano un sospiro di sollievo e ad alcuni cambia la vita. Come al signore cha ha 4 figli, emigrato in Belgio, che può tornare per sempre in Italia. So che è un dettaglio, ma meglio di un grosso premio ad una sola persona: è la condivisione. Sono contenta che la Lotteria Italia ci abbia ascoltato e accettato questa linea. Qualcuno di voi mi scrive “rimproverandomi” di non tornare più in televisione. Voglio dirvi che non è così. Non sono io che ho il potere di decidere, sia chiaro per sempre. L’unica cosa che posso decidere è se mi piace e sento il progetto, ma l’invito di fare un programma deve partire dalla Televisione. E come sempre è successo, senza spinte politiche nè raccomandazioni.

“Carramba che fortuna” è stato prodotto dalla RAI ed è stato dimostrato che è un’Azienda viva e che ha persone interne in grado di vincere il benedetto Auditel. Dalla squadra tecnica  a quella redazionale ed a tutti devo dire “Grazie”. Abbiamo lavorato con passione e professionalità e questo spero si veda. Credetemi, non è stato facile, ma amo le sfide e con l’aiuto di tutti i miei compagni spero si arrivi in porto Felicemente.

A Voi Auguro con Tutto il Cuore che il Futuro vi riservi una vita meno complicata dove il merito sia premiato e siate contenti di ciò che costruite. Non servono l’arrivismo a tutti i costi, l’eccesso di consumismo che provoca complessi d’inferiorità.  Cercate di essere generosi nei sentimenti e pronti a parare i colpi bassi che la vita ogni tanto dà, ma cercate di vivere con energia positiva, allegria, pensando che domani accadrà qualcosa di meglio. Lo so, sono frasi da sorella maggiore o da mamma, ma sento così e scrivo ciò che sento.

Forza Ragazzi, spazzola (nel senso di spazzolare dalle spalle i dolori inutili) e chi Vi fermerà…

Un grande Abbraccio,

Raffaella