Dopo qualche mese di attesa
è scattato il conto alla rovescia per l’esordio
italiano di The Voice, format ideato da John de
Mol – il ‘papà’ del Grande Fratello – diventato
in pochi anni un successo mondiale. Si inizia Giovedì
alle ore 21 su Rai Due, con la prima delle quattro
puntate dedicate alle blind audition. La presentazione
ufficiale del cast di conduttori e coach avviene
nello Studio 2000 del centro di produzione Rai di
Milano in via Mecenate a Milano.
Padroni di casa sono il
direttore di Rai Due Angelo Teodoli e un emozionatissimo
Fabio Troiano, alla guida del nuovo talent musical;
al suo fianco un poker di ‘coach’ d'eccezione –
Raffaella Carrà, Riccardo Cocciante, Noemi e Piero
Pelù – oltre a Carolina Di Domenico, che si occuperà
della parte social e animerà la web room.
FABIO TROIANO
Apre la conferenza Fabio
Troiano: l'attore torinese al debutto nella conduzione
non nasconde l'emozione per il compito che gli è
stato affidato. "Perché io? Non lo so. Forse perché
si voleva sperimentare: l'idea che abbiano pensato
a me mi lusinga molto ma se mi chiamano conduttore
tremo. Preferisco definirmi un cronista a bordo
campo: nelle prime puntate catturerò le emozioni
dei cantanti e dei loro familiari dietro le quinte.
Sarà una conduzione insolita, che ben si addice
al programma e io entrerò nello show in maniera
graduale".
RAFFAELLA
CARRA'
Il tempo non sembra
passare per la Signora della TV Italiana. Il carisma
di Raffaella Carrà è incommensurabile: entra nello
Studio 2000 e lo riempie di energia travolgente.
Tutto lascia pensare che sarà lei la regina dello
show. "Torno in tivù dopo quattro anni e sono felice
- racconta Raffaella - È la prima volta che faccio
un programma così diverso da me. L'ho visto in Spagna
perché tutti me ne parlavano, mi è piaciuto e mi
ha emozionato. Quando sono rientrata in Italia,
dopo una settimana mi hanno chiamato per propormi
The Voice. Se non è destino questo". Che tipo di
coach sarà? È lei stessa a svelarlo. "Sarò un allenatore
alla Antonio Conte, piena di energia, sempre attenta,
rispettosa dei ragazzi e mai cinica. Certo, sarà
un po' difficile scegliere chi eliminare ma l'importante
è che questo programma sia una vetrina per tutti
i giovani che parteciperanno". In palio c'è un contratto
discografico con la Universal.
ANGELO TEODOLI
Molto emozionato
anche il nuovo direttore di Rai DUe, Angelo Teodoli,
che racconta di aver iniziato la sua carriera in
Rai, nel 1984, proprio sulla rete che ora dirige.
"Considero The Voice la piattaforma su cui ricostruire
Rai Due per ripartire alla grande: le parole chiave
sono sperimentazione e innovazione". E a chi gli
chiede degli ascolti replica: "Non faccio il toto-share.
Qui ripartiamo da un talent purissimo in cui conta
solo la voce".
PIERO PELU'
E proprio attorno al concetto
di talent che gioca (e in parte dissente) Piero
Pelù, spezzando la prassi abituale della conferenza
stampa e spingendosi a definire rivoluzionario il
dna del programma. "Non è un talent. Non si canta
su basi ma con una band che suona dal vivo dunque
il rapporto con la musica sarà più diretto e creativo:
c'è poco di preconfezionato ma conteranno di più
l'interpretazione e la vocalità. Credo che con questo
programma faremo tabula rasa degli schemi visti
negli ultimi trenta-quaranta anni di tivù".
RICCARDO
COCCIANTE
Il Maestro è un coach di
indiscussa esperienza musicale e davanti ai giornalisti
sfodera la sua ironia e mestiere. "Visto il
mio fisico, non sarei mai stato preso nel cast di
un talent, ma a The Voice forse avrei partecipato
perché qui conta la voce - ha spiegato il cantautore
- Tra noi quattro sono il meno televisivo, ma per
me è una sfida: ci ho riflettuto parecchio e ho
deciso di accettare di fare il coach perché sentivo
che era il momento di ritornare a dire che la voce
è la cosa più importante per un artista"
NOEMI
Quella di Noemi è la metamorfosi
più eclatante:da concorrente di X Factor a coach
di The Voice. "Sono emozionata e divertita a lavorare
coi ragazzi: il ruolo di allenatore è bello e lo
farò portandomi dietro tutto quello che ho imparato
lavorando con Fiorella Mannoia, Vasco Rossi e Gaetano
Curreri". La particolarità di The Voice? "Solo dalla
voce dobbiamo capire e valutare la persona che sta
cantando. Del resto la musica è fatta di emozioni
e non solo d'immagine".
IL MECCANISMO
E GLI SPECIAL COACH
Si parte con quattro puntate
di blind audition, con i "coach" seduti di spalle
che dovranno scegliere sedici concorrenti "al buio",
cioè ascoltando solo la voce e senza vederli in
faccia. Si passa poi alle tre puntate coi duelli:
nella fase denominata "The Battle" ogni coach sceglierà
due artisti della propria squadra e li farà sfidare
tra loro con una canzone da interpretare in duetto.
Durante la fase di preparazione arriveranno anche
quattro special coach: Gianni Morandi affiancherà
la Carrà, Kekko dei Modà per Cocciante, Mario Biondi
per Noemi e Cristiano Godano dei Marlene Kuntz per
Piero Pelù. Seguiranno sei puntate live a cui arriveranno
solo otto finalisti, che si esibiranno da solisti
e in mini-show con i "coach" e gli ospiti, sempre
dal vivo con una band che nella fase finale sarà
composta da dodici musicisti.
La grande finale sisvolgerà il 30 maggio con la
proclamazione di "THE VOICE".