Raffaella Carrà dal punto
di vista della carriera artistica non deve dimostrare più niente
a nessuno.
Sotto questo aspetto ha già ottenuto ogni sorta di premio e riconoscimento.
In Italia è storia della televisione, mito, icona.
In tante parti del mondo è la personificazione dello spettacolo.
I suoi programmi sono stati un fenomeno televisivo e culturale oggetto
di studio da parte di qualificati mediologi e di venerazione da
parte di generazioni e tipologie diverse di spettatori.
Il suo mix di attrice di cinema, cantante, ballerina, conduttrice,
autrice di programmi televisivi ne evidenziano la versatilità, la
professionalità, il perfezionismo.
Per questo è diventata una delle donne italiane più conosciute ed
apprezzate al mondo.
Il Circolo degli Inquieti ritiene che questa straordinaria carriera
artistica sia il frutto dell’Inquietudine che alberga da sempre
nell’animo della Signora Carrà e che ha fatto da maieuta al Suo
talento.
L’attestazione che Le conferiamo intende riconoscere in modo particolare
le qualità della persona, il Suo modo di essere donna, la Sua vita
interiore: sicuramente tormentata, conflittuale, complessa ma capace
di fare emergere doti artistiche innate, di coltivarle con continuità
in un vitale percorso intellettuale ed emotivo.
La Raffa ha cantato e portato in scena i nostri sentimenti: l’amore,
l’allegria, il
rimorso, l’amicizia, l’altro, gli altri, il rimpianto, il sesso,
l’autonomia sessuale della donna; sentimenti semplici, comuni, forti,
inquieti, talvolta trasgressivi. Li ha esternati con un erotismo
naturale, non aggressivo, magico, che si conserva nel tempo.
Nella società ingannevole, fallace, seduttiva, capziosa dello spettacolo
che ci ha trasformato in inermi consumatori, Raffaella Carrà ci
ha considerato spettatori, pubblico da intrattenere, persone da
rispettare, proponendosi con la semplicità dell’amica, della confidente;
non come Dea ma come Diva, non come modello ma come sprone al divertimento
e alla riflessione.
Per queste ragioni, nominandoLa Inquieto dell’Anno, La invitiamo
- in particolare oggi con la Sua attività a favore delle adozioni
a distanza - a continuare a rappresentare la vita nel segno della
felicità, dell’amore e della solidarietà, Le rendiamo omaggio come
donna e come artista e La inseriamo solennemente e di buon grado
nel nostro speciale pantheon dell’inquieto eterno femminino.
Circolo degli Inquieti
Albissola Marina, Savona 27 maggio 2007