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TV TALK

20 Aprile 2013 - Rai Tre


Programma condotto da Massimo Bernardini

Ospiti: Raffaella Carrà, coach di "The Voice of Italy" su Rai2, Paolo Giordano, giornalista de Il Giornale, e Francesco Specchia, firma del quotidiano Libero. Inoltre saranno presenti i giornalisti Amedeo Ricucci e Susan Dabbous, entrambi ostaggi italiani trattenuti il 5 aprile in Siria e poi liberati. Intervengono inoltre in collegamento da Roma Giovanni Floris, conduttore di Ballarò su Rai3, e Lorella Cuccarini, conduttrice di Domenica In-Così è la vita su Rai1.


Si inizia dalla settimana in cui Milena Gabanelli è stata duplice protagonista per il caso Alemanno ma anche per la proposta presidenziale da lei rifiutata. Si prosegue con il lavoro di Giovanni Floris a Ballarò  analizzando anche la comunicazione politica al centro della settimana: dal comizio di Berlusconi all’addio di Monti.

Poi entrano in studio i giornalisti reduci dal rapimento in Siria che spiegano quante sia difficile fare cronaca in luoghi così difficili. Infine l’intrattenimento, con Raffaella grande ospite super acclamata.

Raffaella è stata "santificata" in studio un pò da tutti. I ragazzi e gli analisti presenti non se la sono sentiti di rivolgere domande pungenti, tranne una arrivata dal web e che le chiedeva se c’erano stati degli screzi durante le registrazioni di The Voice, tagliati dalla produzione. ”

C’è stato un ragazzo che non ha gradito l’eliminazione e mi ha voluto far notare che durante le prove era stato il migliore, ma noi premiamo quello che accade sul palco e in quel momento evidentemente l’altro concorrente mi ha colpito maggiormente. Comunque non c’è stato nessun taglio ed è andato in onda regolarmente“.


In studio c’era anche
Paolo Giordano, giornalista e critico musicale del "Giornale", notoriamente più vicino ad Amici e alla De Filippi ma che ha sottolineato come “The Voice" sta avendo un buon riscontro da parte del pubblico.

"Ero scettico sulle modalità della Blind Audition, perchè in Italia la musica abbiamo bisogno anche di vederla, ma devo dire che l’esperimento è riuscito“.

La Carrà è entusiasta per il programma che l’aveva già colpita nella versione spagnola. Avevo visto a Madrid The Voice e mi son detta, se mi chiamano dall’Italia accetto e cinque giorni dopo incredibilmente è arrivata la proposta.

Poi Raffaella conclude con un appunto alla Rai:


Mi sarei aspettata che intorno a questo programma si creasse una sorta di evento, visto anche il successo avuto all’estero, ma va bene così.

E sul presunto buonismo che c’è tra i coach. “Non si tratta di buonismo, a noi non piace litigare. E poi se dobbiamo mandare a casa qualcuno, non gradiamo farlo alla maniera di Masterchef ma in modo più gentile, educato.

Sui talent show la Carrà ha detto. E’ giusto che ci siano, la televisione è una grande vetrina e di case discografiche ne sono rimaste pochissime, questi ragazzi tecnicamente sono più bravi di quelli di tanti anni fa, il problema è il costruirsi un futuro artistico e saperlo mantenere, non è facile”.